Quando cambiare e sostituire il materasso

quando cambiare materasso

Vi siete mai domandati quando cambiare e sostituire il materasso del nostro letto? Certamente molti di noi sono assaliti dai dubbi circa i tempi che riguardano tale operazione, e soprattutto non è facile riconoscere i segnali che ci indicano che il nostro materasso è oramai destinato alla pensione ed è necessario acquistare un nuovo modello. In questa guida metteremo insieme tutti gli aspetti necessari per garantire innanzitutto una buona salute al nostro materasso, in modo che abbia longevità e un perfetto mantenimento delle sue condizioni originarie, e di conseguenza quali sono i segnali che ci devono allertare sull’alterazione delle suddette condizioni, per cui diventa necessario sostituire il materasso in modo da poter continuare ad ottenere un buon riposo notturno.

Quanto dura un materasso?

Prima di vedere quando cambiare e sostituire il materasso è buona regola conoscere quale sia la sua durata standard: se mantenuto in buone condizioni, il materasso dura almeno 10 anni, ma appunto è importante che si verifichino queste buone condizioni: la longevità è garantita innanzitutto dalla qualità dei materiali, per cui certamente affidarsi a una buona azienda del settore è già di per sé una garanzia di lunga vita. Tuttavia altri fattori incidono affinché le prestazioni del materasso rimangano inalterate, la corporatura dell’utilizzatore, la frequenza d’uso, i movimenti notturni, ma soprattutto è vitale eseguire una corretta manutenzione: vediamo come prendersi cura del nostro materasso seguendo una serie di consigli suggeriti dagli esperti.

Consigli per la manutenzione

Abbiamo già evidenziato come scegliere un prodotto di qualità certificata per materiali, ergonomia, e proprietà anallergiche o ipoallergeniche sia di per sé già un’assicurazione sulla lunga vita del materasso, che deve però essere corroborata da una serie di accorgimenti necessari per mantenere inalterate le sue virtù. Ecco in sintesi quali sono le azioni da eseguire periodicamente e con costanza per prendersi cura del materasso da letto:

  • Aerare il materasso una volta alla settimana
  • Non esporlo a fonti calore
  • Evitare di bagnarlo
  • Ruotare periodicamente il materasso
  • Scegliere una rete idonea per la corretta ventilazione

Come aerare il materasso

La prima azione da compiere per mantenere il prodotto in salute è far aerare bene il materasso e la stanza da letto almeno una volta a settimana. Aerare il materasso significa togliere la fodera, in modo da disperdere i residui di umidità che si potrebbero accumulare sudando, soprattutto nei mesi estivi. Molti dei migliori materassi oggi in commercio sono facilmente sfoderabili e lavabili in lavatrice, rendendo più semplice conservare le perfette condizioni igieniche del materasso, evitando che si formino muffe e batteri vari.

Per una corretta ventilazione del materasso si consiglia non solo di eseguire tale operazione settimanalmente, ma anche di alzare il materasso dalla sua struttura e posizionarlo in maniera da ottenere un’aerazione completa: questa attività andrebbe compiuta ad ogni cambio di stagione, o almeno due volte l’anno, sempre tenendo le finestre della camera da letto ben aperte in modo che l’azione benefica di aria e luce sia più diretta e potente.

Calore e umidità possono danneggiare il materasso

Il nostro materasso ha due grandi nemici naturali, che sono il calore e l’umidità: se evitiamo che vi entri in contatto, non sarà possibile che all’interno del materasso si formino colonie di batteri, acari e altri agenti patogeni. Inoltre è sconsigliato posizionare il materasso vicino a fonti di calore come stufe o termosifoni poiché la temperatura generata potrebbe alterare il materasso e perdere le sue qualità performative, così come utilizzare per la pulizia dispositivi a vapore le cui gocce di acqua potrebbero inumidire e infiltrarsi dentro gli strati dell’imbottitura: alcuni materiali come il lattice potrebbero subire danni irreparabili se entrassero in contatto con percentuali elevate di acqua e umidità.

Come ruotare il materasso

Ad ogni cambio di stagione è consigliato, oltre che far aerare il materasso sollevandolo dalla struttura come precedentemente indicato, farlo ruotare sia in senso verticale (ovvero sotto-sopra) che in senso orizzontale (testa-piedi), quest’ultima anzi viene suggerito di farlo più spesso almeno una volta al mese. Il motivo? evitare fenomeni di usura localizzata, in particolare su materassi adagiati su piani reclinabili che tendono pertanto a piegarsi sempre negli stessi punti.

Quale rete scegliere?

Come sappiamo esistono diverse reti per materassi, anatomiche, ortopediche, pensate come pezzi unici, ma secondo gli esperti le migliori sono le reti a doghe, perché garantiscono la corretta ventilazione e in virtù dell’elasticità delle doghe si evita la deformazione del materasso nei punti di maggiore pressione, benché oggi si producano materassi come quelli in memory che hanno tra le loro proprietà proprio l’indeformabilità, e sono perfette da utilizzare anche su reti anatomiche.

Come capire se il materasso è usurato

Eseguendo le operazioni consigliate, il nostro materasso durerà almeno 10 anni senza difficoltà. Tuttavia è bene sapere quando cambiare e sostituire il materasso prima del tempo se avvertiamo segni che in qualche modo ci indicano un’avvenuta usura. Innanzitutto ci sono segni esterni come avvallamenti, protuberanze, deformazioni visibili, che ci indicano inequivocabilmente che il materasso è oramai logoro e da cambiare. Ma si possono verificare anche cedimenti interni e non visibili a occhio nudo, per cui possiamo essere allertati invero da improvvisi cambiamenti nella nostra routine di riposo notturno, come:

  • Dolori alla colonna vertebrale, al collo e agli arti
  • Sonno disturbato e risvegli frequenti durante la notte
  • Sensazioni di stanchezza e mancato benessere al risveglio

Certo possono esserci anche cause di stress psicologico e fisico indipendenti dal letto alla base di questi fenomeni, ma se giungono improvvisamente e si ripetono con frequenza, è il segnale che qualcosa nel nostro materasso non funziona più bene.

Gli aspetti igienici nel tempo

La cifra indicativa di 10 anni per la durata di vita di un materasso è stata testata anche tenendo conto degli aspetti igienici e sanitari, che quando i materassi invecchiano inevitabilmente diventano motivo di sostituzione, anche senza problematiche di cedimenti interni o esterni. Infatti nel corso del tempo polvere, sudore e piccoli frammenti di particelle organiche si depositano, diventando un terreno di sviluppo ideale per acari, batteri e spore, per cui anche il miglior materasso anallergico e antiacaro perde irrimediabilmente le sue virtù negli anni. Arrivati alla soglia dei 10 anni pertanto, è bene in ogni caso cambiare e sostituire il proprio materasso da letto.

Giornalista, content editor, correttore di bozze, sono nato a Napoli nel 1981, iscritto all’Ordine dei giornalisti pubblicisti nel 2012. Interessi principali sono letteratura, cinema, musica, politica e tematiche ambientali, di cui mi sono occupato scrivendo per numerosi siti web, blog e riviste cartacee. Dal 2016 ho esteso le mie competenze anche alle materie economiche e al copywriting.

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